ARGOMENTO: ASSOCIAZIONE - statuto

non e' un problema per la pagina ma ritengo e continuo a sostenere che la sede debba essere nella provincia di chi si occupera delle questioni burocratiche di registrazione , registri ecc ecc...

perche' la vedo dura a gestir la cosa a firenze a uno che per esempio e' di roma.


magari mi sbaglio ma mi documentero'

La sede spesso è la casa del presidente

Ok, giusto, allora chi si candida presidente?

In relazione alla costituzione dell'associazione ritengo che la prima cosa che deve essere stabilità è se la stessa deve essere:


Associazione non riconosciuta e cioè priva di personalità giuridica. (Nessun obbligo di tipo contabile tranne quello della redazione di un Rendiconto Finale - Per tutti i libri sociali non sono necessarie né bollatura, né vidimazione - Per le obbligazioni assunte in nome e per conto dell'associazione ne rispondono le persone che le hanno contratte). es. softwarelibero.it/statuto.shtml - Unico adempimento la richiesta del Codice Fiscale.


Associazione riconosciuta va ottenuto il riconoscimento della personalità giuridica in seguito a presentazione di domanda e successiva iscrizione nel Registro delle persone giuridiche, istituito presso la Regione e presso la Prefettura.

Deve essere aperta la Partita IVA e scelto il regime contabile (ordinario o semplificato). Deve essere vidimati i libri sociali, tenuto la contabilità (Libro giornale e libri IVA), registrati singolarmente i contributi annuali. Redatto il bilancio con successiva dichiarazione MOD. 760. Versato IVA trimestrale - IRES + IRAP saldo e acconto.


Il Presidente viene eletto sulla base dello statuto, in genere durante la prima assemblea, e viene dato un limite al numero massimo di rielezioni.

Per evitare questioni future deve essere divisa la funzione del Presidente e del Vice Presidente da quella del Tesorerie che risponde della gestione della cassa e della contabilità.

Grazie Piero per la panoramica,
immagino ci sia la possibilità di fare una migrazione in corsa, nel caso fosse necessario?
Come diceva marcomarkiori, se non si fanno debiti può anche rimanere "non riconosciuta", allo stato attuale non vedo costi invalicabili che non possano essere coperti da una quota di iscrizione: domiciliazione o qualche spesa organizzativa; se così fosse non vedo motivi di andare a impelagarci con una società; se ci fossero invece spese consistenti e rischi propri di una reale impresa non ha senso esporre personalmente i partecipanti volenterosi che magari si assumono il compito di "tragettare" l'associazione.
Riassunto: la valutazione dovrebbe essere: cosa fa l'associazione (o cosa ci proponiamo di fare) e che rischio comporta l'investimento.

intanto accattatevi questo

wiki.openerp-italia.org/doku.php/associazione/start